Via Crucis Vivente Le pietre della Passione di Dario Tazzioli

ORGANIZZAZIONE COMPLESSA

  1. Un'antica tradizione
  2. Nei secoli ogni tre anni
  3. Restando immobili al freddo
  4. I pellegrini e i visitatori
  5. I personaggi e le comparse
  6. Costumi, illuminazione e musica sacra
  7. Il comitato organizzativo e i capi stazione

Un'antica tradizione

Un popolo, una tradizione, una religiosità intima, profonda, essenziale, un'appartenenza non razionale, un fatto di costume, un modo di essere, di esprimersi e di essere parte di un mondo di valori, sentimenti, idee e immagini, chiaramente definite nei confronti di una coscienza che sente di riconoscersi parte integrante di un progetto comune che ha le sue radici in un lontano passato di memorie storiche, ma anche di costumi, manifestazioni folcloristiche e religiose, simboli e credenze popolari peculiari, propri di una collettività.
La passione del Cristo ancora oggi stimola certamente una profonda partecipazione, al di là delle tentazioni consumistiche, che pure sono presenti nelle moderne coreografie, per renderle più attraenti e spettacolari.
Per definizione strettamente liturgica:
alle croci il più delle volte è aggiunta l'immagine dell'episodio meditato [[il complesso delle immagini che costituiscono le 14 stazioni]]»
(Tratto dall'enciclopedia atlantica pag. 9988 libro n. 20)

Questa definizione viene riportata per far comprendere le radici dalle quali trae origine e come si ambienta e si colloca l'organizzazione dell'attuale manifestazione. Essa, all'inizio, "nasce" soprattutto come momento esclusivamente religioso all'interno di un contesto storico molto particolare del paese. Solo nel tempo, la rappresentazione assume anche contorni che sconfinano nel folclore, conservando, comunque, quelle origini che gli derivano dalla tradizione di fede Cristiana iniziata dalla Chiesa Romana attorno al XII secolo.

Nei secoli ogni tre anni

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La sera del Venerdì Santo, con una periodicità che si ripropone e rinnova ogni tre anni, il paese come d'incanto si trasforma.
La spiritualità, il fascino del mistero invadono l'animo di tutti. Ai 14 quadri della canonica Via Crucis, nel 1952 venne aggiunto il "quadro" di: "Gesù prega nell'orto degli ulivi". Questa stazione fu voluta dalle Suore Francescane di Palagano che prestavano servizio nell’asilo parrocchiale. La periodicità triennale non è solo frutto delle difficoltà oggettive e materiali che sorgerebbero nel riproporla annualmente, ma una diretta conseguenza della tradizione che si è tramandata a noi fin dagli albori della manifestazione.

Restando immobili al freddo

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La Via Crucis è allestita in quadri viventi statici: tutti i personaggi che interpretano le varie parti restano fermi in plastiche pose, mentre la folla dei visitatori, composta ed in raccoglimento, sfila silenziosa davanti alle “stazioni” raffiguranti i momenti salienti della Passione.
Le “stazioni" vengono allestite, di volta in volta, tenendo ben presente le tipologie ambientali in cui si andranno a collocare. Quindi, al posto delle usuali strade, contrade e borghi del paese, nascono Sinedri, Pretori, baracche orientali ed il Golgota.
La durata dell'immobilità della scena è strettamente collegata alla presenza dei fedeli giunti per ammirare la Via Crucis. In molte edizioni si è addirittura superato abbondantemente un'ora di posa.

I pellegrini e i visitatori

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Sono i "pellegrini" ed i visitatori a sfilare lungo il tracciato della Via crucis. Questa è la differenziazione tipica che caratterizza la rievocazione della passione di Frassinoro dalle altre rappresentazioni italiane. E' risaputo che in tutte le raffigurazioni, conosciute e riprodotte nel tempo pasquale in tutta la penisola per rappresentare la Passione del Cristo, sono i personaggi ad essere attori in movimento, recitando la parte all'interno di in un itinerario prefissato, fino al momento della Crocifissione.
Le migliaia di persone che giungono a Frassinoro possono ammirare e contemplare, in questo modo, tutta la bellezza suggestiva proposta dalla gente del posto.

I personaggi e le comparse

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Per dare "movimento" agli effetti scenici, per ricostruire il più possibile la realtà dell'anno 33 d.c. e per far rivivere fedelmente il popolo Palestinese, tanti sono i frassinoresi chiamati ad interpretare il ruolo di attore. Ad essi si aggiungono altre persone provenienti dalle frazioni , dai centri vicini e dalla città.
Tra uomini e donne sono chiamati ad interpretare la parte più di 300 persone. A tutti compete il ruolo immobile-attivo "dell'Esercizio di Pietà".
Vengono, inoltre, utilizzati cavalli ed altri animali.
Molta attenzione viene messa nella selezione dei personaggi, in particolare modo per coloro che interpretano il Cristo e la Madonna i quali, cambiando di quadro in quadro, devono comunque essere il più possibile somiglianti fra di loro.

Costumi, illuminazione e musica sacra

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Un lavoro fatto nel tempo, continuato anche in questa epoca e sempre in evoluzione nei vari periodi, è la confezione dei vari costumi. Modellati in modo conforme alle tradizioni ebraica e romana, contribuiscono a dare ai personaggi-attori la continuità ed un perfetto tocco di somiglianza e veridicità.
Per l’edizione 2012 il Comitato Organizzatore ha acquistato armature e provveduto al recupero degli scudi realizzati negli anni 60’. Per dare continuità visiva alle scene, i costumi dei principali personaggi ricorrenti nelle 15 stazioni sono uguali.
Per dare un "tocco" scenico completo, per mettere in particolare risalto i quadri viventi, il paese è illuminato da fiaccole (barattoli) preparate da volontari. L'effetto assume aspetti particolarmente suggestivi: in questo modo viene anche delimitato perfettamente il percorso della Via Crucis.
Sul poggio prospiciente la Chiesa Abbaziale fa da sfondo una croce di fuoco.
A completare la suggestione che coinvolge e circonda tutto il paese, viene diffusa la lettura della Passione, intervallata da musica sacra e classica.

Il comitato organizzativo e i capi stazione

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Chi coordina l'enorme lavoro fin qui descritto, è il comitato organizzativo, le cui competenze sono regolate da apposito Statuto, ed è presieduto dal Parroco.
Sono componenti dello stesso 8 membri, tra i quali il Sindaco.
Il Comitato programma le varie fasi preparatorie e cura l’aspetto artistico e promozionale della manifestazione.
La gestione puramente logistica della “Via Crucis” viene assicurata grazie alla fattiva collaborazione del Comune di Frassinoro e delle locali Associazioni di Volontariato. Nel Comitato sono rappresentati "Capi stazione" figura molto importante nell’ organizzazione della Via Crucis, in quanto responsabili diretti di ogni singolo quadro. A loro viene demandato il compito di allestire le scenografie, la ricerca dei vari personaggi, la cura dei vestiti, i trucchi, l'illuminazione e tutto quanto necessiti per la buona riuscita.

 

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ultimo aggiornamento 16.04.2021 | CREDITI